Attrattività e demografia

Opportunità per giovani e famiglie, spazio urbano a misura di bambini, cohousing e riuso di immobili sfitti

Attrattività e demografia sono connesse: se la città non offre opportunità per giovani lavoratori e famiglie, la gestione del progressivo invecchiamento della popolazione assorbirà una quota sempre più rilevante di risorse pubbliche. Si può potenziare l’attrattività per le famiglie lavorando su servizi dedicati all’accoglienza e alla permanenza dei nuclei: case a prezzi agevolati, servizi educativi universalistici e più flessibili, forme di supporto economico rivolte alle famiglie di lavoratori in condizioni di precariato.

Sul modello dei City Play Plan europei si possono ripensare le aree verdi cittadine e, più in generale, lo spazio pubblico a misura di bambine e bambini. Significa rendere la città accessibile e vivibile anche per gli anziani e per le persone con disabilità, e più sicura in termini di fruizione collettiva degli spazi. Bisogna ripensare Reggio Emilia in una prospettiva di genere, ridisegnando lo spazio urbano in termini di connessioni, accessibilità sicura e convivenza democratica.

Lo strumento del cohousing può essere una risposta innovativa alla scarsa offerta abitativa, alla mancanza di indipendenza economica e alle nuove forme di solitudine, soprattutto degli anziani, ma anche un’opportunità di sollievo per i caregiver familiari. Con la co-progettazione queste soluzioni si possono realizzare direttamente con associazioni e cittadini interessati.

Le industrie culturali e creative sono un fattore importante di attrattività. Anche molti giovani se ne vanno da Reggio Emilia non trovando una risposta lavorativa alle loro competenze. Tramite accordi di riuso temporaneo degli immobili vuoti, soprattutto in centro storico, il Comune può mettere a disposizione di queste nuove competenze spazi rigenerati che creerebbero allo stesso tempo lavoro e presidio sociale, sul modello di quanto fatto con il progetto delle Botteghe di Quartiere.